Secondo le ultime rilevazioni del ministero dello Sviluppo Economico, il prezzo della benzina ha registrato l’ennesimo aumento nel 2021. A condizionare fortemente il prezzo di benzina e diesel in Italia sono le accise, che pesano più della metà sul costo al distributore.

Le accise non sono un’esclusiva dell’Italia ed esistono in tutto il mondo, anche se da noi a queste imposte si deve aggiungere anche l’IVA al 22%, col risultato che l’Italia è uno dei paesi con i prezzi benzina più alti in Europa.

Prendendo in considerazione i prezzi dei carburanti al netto delle tasse, invece, la situazione si ribalta e l’Italia scivola rispettivamente al 20° posto per il gasolio e al 18° per la benzina in Europa (secondo Assoutenti). Ecco quanto valgono le accise che paghiamo sui carburanti nel 2021.

L’emendamento alla Legge di Bilancio 2020, presentato al Senato prima dell’approvazione, prevedeva un netto aumento delle clausole a partire dal 2021 per i successivi 3 anni, per un totale di oltre 3 miliardi di euro, al fine di trovare le coperture economiche alla manovra.

Una stangata sul prezzo di gasolio e carburanti (su cui le accise pesano già in modo consistente) che ha fatto tremare gli automobilisti. Tuttavia il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato: “ fermeremo l’aumento delle accise sulla benzina previsto per il 2021”.

Il Governo ha quindi promesso la disapplicazione delle clausole di salvaguardia, impegnandosi a trovare i fondi necessari per coprire la manovra e impedire l’incremento dell’IVA. Non mancano, comunque, le proteste sui continui rincari sul prezzo di benzina e diesel.

L’Italia, secondo Assoutenti, è salita al terzo posto in Europa per quanto riguarda il prezzo del diesel (dietro a Svezia e Norvegia), e si è piazzata al quinto posto per la benzina (dopo Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia e Grecia).

Dal 1° gennaio 2015 l’accisa sulla benzina è pari a 728,40 euro per mille litri, mentre quella sul gasolio è pari a 617,40 euro per mille litri.

Gli automobilisti italiani subiscono una tassazione abnorme sui carburanti, con IVA e accise che oggi pesano per il 64,5% sulla benzina e per il 61% sul diesel”, ha affermato Furio Truzzi, presidente di Assoutenti. Oltre agli incentivi sull’acquisto di auto ibride o elettriche e a tutti i ristori e i sostegni per lavoratori e imprese, “Assoutenti chiede al Governo Draghi di intervenire su quella parte di tassazione composta da accise obsolete risalenti al secolo scorso, e che nonostante le promesse nessun Governo ha avuto il coraggio di abbattere”.

Per il momento, quindi, non sono previste novità per quanto riguarda aumenti e accise sulla benzina https://cumchawaii.com/. Fino a nuove disposizioni, però, continueremo a pagare accise – ovvero imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo – per:

  • il finanziamento per la guerra d’Etiopia;
  • il finanziamento della crisi di Suez;
  • la ricostruzione dopo il disastro del Vajont;
  • la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze;
  • la ricostruzione dopo il terremoto del Belice;
  • la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli;
  • la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia;
  • il finanziamento della missione ONU in Libano;
  • il finanziamento della missione ONU in Bosnia;
  • il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri;
  • l’acquisto di autobus ecologici;
  • la ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila;
  • il finanziamento alla cultura;
  • il finanziamento della crisi migratoria libica;
  • la ricostruzione dopo l’alluvione in Liguria e Toscana;
  • il finanziamento del decreto Salva Italia;
  • la ricostruzione dopo il terremoto in Emilia;
  • il finanziamento del bonus gestori;
  • il finanziamento del Decreto Fare.

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